Il pennello danza veloce sulla carta di riso: un rituale che da millenni permette di fissare sulla carta l’inesauribile ricchezza dell’animo umano, poiché “la mano obbedisce al cuore del pittore” (ShiTao 1642-1718). Una pittura senza età, che predilige la natura, contemplandone le forme cercando di svelare il mistero dell’esistenza. Tratti raffinatissimi nella loro essenzialità, una meditazione visiva che diventa poesia lirica; “poetare dipingendo e dipingere poetando”, questo è da sempre l’ideale, reso ancora più esplicito dalla presenza sul dipinto di un brano calligrafico: una composizione dell’artista o un brano tratto dai classici. Gli stessi ideogrammi, nei loro tratti eleganti, diventano arte pittorica: non dimentichiamo che l’ideogramma non è un semplice segno convenzionale, è nato come il disegno stilizzato di una cosa reale, e ne vuole racchiudere l’essenza.



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